Stimato e temuto critico gastronomico del «Corriere della Sera», Valerio Massimo Visintin visita i ristoranti in incognito per poter riferire al lettore l’esperienza di un qualsiasi cliente. Nelle occasioni pubbliche si presenta mascherato da uomo nero; chef e camerieri non conoscono il suo volto. Impegnato da oltre trent’anni su questo fronte, Visintin e` un profondo conoscitore dei segreti della ristorazione nostrana e svela molti retroscena offrendo un quadro per nulla idilliaco dello scintillante mondo del food. Quanto guadagna davvero un ristorante stellato? Perche´ gli imprenditori del settore lamentano la mancanza di personale? Come funziona la critica gastronomica e quali sono i segreti della celebre Guida Michelin? Risposte scomode e inaspettate per raccontarci che dietro le stelle Michelin, gli show televisivi e i festival non e` proprio tutto oro cio` che luccica.
Valerio Massimo Visintin nasce a Milano nel 1964. Giornalista dall’eta` di 26 anni, inizia a occuparsi di argomenti di cui confessa non sapere assolutamente nulla. Il passaggio al settore culinario avviene a seguito della improvvisa morte del padre a soli 59 anni il quale, anche lui giornalista, lascio` in sospeso la consegna di alcune recensioni di ristoranti visitati nelle settimane precedenti. Su suggerimento della madre, Visintin parlo` con il direttore e il posto fu suo. Fu naturale passaggio di testimone. Da allora non ha mai smesso di occuparsi di cucina, diventando uno dei critici gastronomici piu` temuti del panorama milanese. Dal 2009 agli eventi pubblici si presenta mascherato.
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